Quando ci si avvicina alla programmazione informatica, si viene immersi in un mondo a parte; ricca di numeri, lettere e simboli che tra loro creano algoritmi e funzioni per software e molto altro. Può sembrare un argomento tanto affascinante quanto complicato, i vari linguaggi di programmazione non invogliano sicuramente i neofiti ad iniziare tale attività. Oggi vedremo un particolare linguaggio di programmazione, nello specifico Python, e vedremo cosa si può programmare e quali siano le sue potenzialità. Premettiamo che esiste sicuramente un corso Python per imparare in modo preciso questo linguaggio di programmazione, oggi ci premuniamo di introdurvi e darvi delle linee guida per conoscere meglio Python in quasi tutte le sue caratteristiche.
Cos’è Python?
La definizione più comune di Python è sicuramente quella di linguaggio di programmazione ad alto livello, orientato agli oggetti, a sviluppare applicazioni, allo scripting e alle diverse computazioni numeriche e su system testing esistenti. Questo all’inizio degli anni novanta fu ideato da Guido van Rossum che prese spunto dalla celebre serie televisiva -Monty Python- per il nome. Questo particolare linguaggio informatico è spesso paragonato ad altri più celebri rivali, come per esempio: Java, Visual Basic o Tcl.
Tre cose fondamentali da conoscere su Python
Se si analizzano i dati analitici sui più celebri linguaggi di programmazione, Python si colloca tra i primi posti, dietro solo ai linguaggi Java, C, C++ che hanno una storia ed una fama molto più importante. E’ evidente quindi che sia davanti a colossi come JavaScript e Swift, sottolineiamo questo aspetto poiché Python è partito da un semplice linguaggio scripting per poi diventare uno dei punti di riferimento per tutto il linguaggio informatico. Infatti al giorno d’oggi Python è utilizzato per qualsiasi cosa, dal semplice script di sistema fino al machine learning ed allo sviluppo per applicazioni mobile. E’ quindi sempre più utilizzato dalle aziende e sempre più interessante per chi ne vuole carpire l’essenza per utilizzarlo come lavoro. Vediamo ora cosa bisogna sapere per chi vuole apprendere i segreti di Python.
- Python 2-3
Importante conoscere la possibilità di avere Python in due versioni differenti. Esiste il filone 2.x, attualmente in release 2.7.x, che rappresenta la versione standard per gli sviluppatori. Esiste il filone 3.0, attualmente release 3.6, che ha al suo interno tutti gli strumenti di libreria necessari. Con ovviamente un aggiornamento a funzioni che Python 2.7 non possiede. Si consiglia quindi di approcciarsi inizialmente già con la versione 3, dato che tra pochi anni la versione 2.7 non verrà più supportata. - Estensioni
Quando si parla di linguaggio di programmazione, la differenza spesso è tutta nelle librerie disponibili. Con le librerie di terze parti il divario tra le versioni di Python 2 e 3 si è enormemente allargato. E’ bene sapere che chi si avvicina a Python deve essere ben consapevole del fatto che le librerie ufficiali sono solo un punto di partenza. Ciò non pone le librerie di base pessime o incomplete, anzi la dotazione è ben fornita e assolve a tutte le necessità di programmazione ma per un programma perfetto ci sarà comunque necessità di librerie di terze parti. - Semplice e chiaro
Punto forte di Python è sicuramente la semplicità nell’impararlo; sia il vocabolario che la sintassi ideata è semplice e facilmente memorizzabile. Con istruzioni precise si potranno evitare diverse linee di codice in più, ciò ridurrà i tempi di lavoro
e verrà incontro a coloro che muovono i primi passi in questo mondo. Python però non è un linguaggio per bambini, anzi, la sua capacità camaleontica di aumentare il livello di difficoltà in base a chi lo sta utilizzando è unica. Da sottolineare però che chi è abituato ai classici linguaggi, troverà alcuni aspetti di Python negativi; tra la community l’aspetto negativo più criticato è la gestione delle variabili. Infatti Python utilizza il dynamic typing e questo particolare sistema può comportare errori di runtime per chi è abituato a linguaggi più rigidi.
Python: cosa possiamo programmare?
Essendo un linguaggio di programmazione a tutto tondo, con Python si ha la possibilità di spaziare su qualsiasi scopo; è importante conoscerne però anche i limiti. Un ottimo linguaggio di programmazione non è detto che sia ottimo in tutti i campi, vediamo Python dove mostra i suoi muscoli. Sicuramente i punti forti sono: lo sviluppo web e l’analisi dei dati; analizziamoli nello specifico.
- Sviluppo Web
Per lo sviluppo web è utilizzato in due modi principalmente, con il linguaggio classico o con i frameworks che sono delle vere e proprie strutture già pronte che aiutano lo sviluppatore a creare siti web. I frameworks comprendono tutte le informazioni basilari per le funzionalità di un sito web, usualmente queste dovrebbero essere scritte singolarmente nel codice; con Python si avranno strutture già pronte all’uso, risparmiando così ore di lavoro e possibili errori accidentali di trascrizione. - Analisi dei dati
Per quando riguarda i linguaggi scientifici, Python è eccezionale; è utilizzato nell’ambito della ricerca nei campi come la Fisica, la Matematica ed il GIS. E’ anche questo uno dei motivi dell’enorme incremento di fama che ha riscosso, le librerie introdotte in ambito scientifico lo hanno posto in un elite che altri linguaggi di programmazione non hanno trovato spazio. Da questa capacità di analisi dei dati scientifici, si è dato ancor più risalto al machine learnig ed alle sue potenzialità.
Cos’è il Machine learning?
Per gli amanti dell’inglese è chiaro che la derivazione dal verbo To learn (imparare) sia chiara; si può tradurre letteralmente come -apprendimento automatico- ovvero la creazione di programmi in grado di imparare autonomamente. Argomento molto complesso ma Python può essere utilizzato anche per questa specifica attività. Di esempi pratici che possono dare un’idea più chiara ce ne sono tanti, dalle cose più semplici come la previsione delle scorte in un magazzino alle più complesse previsioni sull’andamento dei mercati azionari. Python si impone nel presente e non manca di aggiornamenti per il futuro, siano essi applicativi più semplici o più complessi. Per chiunque voglia cimentarsi nell’apprendimento di questo linguaggio, si consiglia la partecipazione ad un corso Python specifico; in modo da carpirne tutti i segreti e le potenzialità.